FABIOMASSIMO ANTENOZIO “Verde mennonita”
PORTFOLIO ITALIA
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Bambina mennonita si affaccia dalla porta incuriosita dalla mia presenza.“Colonia mennonita San Miguel Gruenwald, Conception, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.
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Vista della miniera d’oro a cielo aperto di San Ramon. “San Ramon – Chiquitania, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia” Questa tipologia di estrattivismo è altamente inquinante per gli acidi utilizzati, in particolare cianuro e mercurio. Inoltre le miniere a cielo aperto utilizzano detonatori per sbriciolare le rocce, di conseguenza le zone circostanti sono luoghi desolati e aridi dove piante e animali muoiono poco a poco. Sullo sfondo campi di soia e terreni disboscati per far spazio all’allevamento estensivo. In entrambe le attività vengono impiegati grandi quantità di prodotti agrochimici. Dall’implemento di monocolture, colture intensive e allevamenti estensivi, si verifica la maggiore produzione di CO2, conseguente contributo del cambiamento climatico.
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Famiglia indigena fa il bagno in una pozza per il bestiame. “Carrettera Hardeman – Colonia Pirai – Chiquitania, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Gli incendi hanno provocato una carenza d’acqua per le popolazioni indigene che hanno difficoltà a reperirla perfino durante la stagione delle piogge.Queste pozze vengono costruite artificialmente quando i proprietari terrieri praticano allevamento estensivo. In queste cavità, non solo confluiscono le acque piovane, aggravando così l’emergenza idrica, ma si depositano tutti i residui degli agrochimici utilizzati nei campi.
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Juan Von (a dx) e Jacob (a sx), disboscano il terreno di un loro vicino dopo aver raggiunto un accordo commerciale per ricavare travetti da alberi Chiquitani.
“Colonia mennonita Taibò, Santa Rosa de la Roca – Chiquitania, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.
I mennoniti boliviani si suddividono in tre categorie, determinate dall’uso del trattore.
– Old Colony. Utilizzo esclusivo del cavallo. I più radicali, attivano i vari macchinari, lavatrici, segherie, ecc.. Sono la minoranza in Bolivia e il loro unico scopo è proteggere i figli dai vizi, in particolare dall’avidità.
– Sommerfelder. Utilizzo esclusivo del trattore con ruota di ferro. Sono la maggior parte, circa 70.000 e al difuori del trattore non utilizzano altri veicoli né cellulari. Nelle loro proprietà è quasi sempre presente un generatore diesel che fornisce fonti elettriche per i vari macchinari.
– Kleine Gemeinde. Utilizzo del trattore con ruota di gomma. Hanno accettato la tecnologia: automobili, elettricità, telefoni, PC pur mantenendo la propria religione.
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Un cane viene lasciato legato vicino a una catasta di agrochimici usati. “Colonia mennonita Steinbach, San Ignacio de Velasco – Chiquitania, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Lo smaltimento dei residui di pesticidi, già di per sé molto dannosi per l’ambiente, non viene quasi mai attuato in maniera consona. A volte le taniche vuote vengono riempite con acqua potabile per poi essere consumate dalle persone accrescendo i casi d’intossicazione. Manca totalmente un programma d’informazione su utilizzo e smaltimento di questi prodotti. In Bolivia solo nel 2020 sono stati importati 210 milioni di lt. e kg. di agrochimici molti dei quali proibiti in Europa come Atrazina, Simazina, Ammonio Cuaternario (proibiti in UE dal 2004), Fipronil (Proibito in UE dal 2018), Thiamethoxam (Proibito in UE dal 2019), Picoxystrobin + Prothioconazole (Proibiti in UE dal 2017) e il più celebre Glifosato ancora in forte discussione e consentito fino al 15 dicembre 2023.
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Pedro Acobo (29 anni) con la sua famiglia davanti all’ingresso della sua officina dove intaglia e rifinisce il marmo. “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Da quando ci siamo conosciuti nel 2020, Pedro sta cercando una forma nuova di lavoro per portare economia all’interno della sua famiglia. Non avendo tanta terra a sua disposizione ha costruito una piccola officina a 100m dalla sua abitazione dove intaglia e lavora il marmo per costruire e vendere dei top da cucina su misura. Inconsapevole delle polveri prodotte dalla livellazione del marmo, Pedro si fa aiutare dal piccolo Jacob (7 anni). Nella cultura mennonita, i padri trasmettono le proprie conoscenze ai figli come da tradizione, dove i migliori insegnamenti vengono dai genitori.
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Alcune radiografie all’interno del reparto bambini dell’Istituto Oncologico di Santa Cruz de la Sierra. “Istituto Oncologico del Oriente Boliviano, Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.L’ospedale denuncia una carenza di posti letto e alloggi per i familiari. L’informazione sanitaria è poco diffusa, fermo restando che da alcune aree della Bolivia, arrivare a Santa Cruz, il viaggio prevede un giorno e mezzo, oltre i tempi di degenza. I familiari sono obbligati a lasciare il lavoro e la famiglia. In alcuni casi la povertà li pone davanti a una scelta; se concentrare tutte le energie sul paziente o se pensare anche agli altri figli e non tornano più.L’Istituto Oncologico dell’Est Boliviano è l’unico in Bolivia dedicato esclusivamente alla cura del cancro. Può ospitare 70 adulti e 22 bambini in una nazione grande sette volte l’Italia.
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Frans Enns (33 anni) aiuta la figlia Eva (7 anni) a sedersi sul letto. “Istituto Oncologico del Oriente Boliviano, Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.A luglio 2022 si è scoperta la malattia di Eva e ad Ottobre sono arrivati all’Ospedale di Santa Cruz. In questa foto, 27 Gennaio 2023, Eva si appresta ad effettuare la seconda chemio. Ha un tumore alle ovaie e parlando con la dottoressa, si sta cercando di capire perché nei bambini mennoniti a differenza degli altri non si tratta di leucemia ma direttamente di massa tumorale. Durante il mio viaggio in Bolivia (24/01-15/03), Eva, Frans e la mamma Catarina sono usciti dall’ospedale per solo 15 giorni. Da Ottobre Frans ha potuto lavorare per poco più di un mese. Il giorno della mia partenza Eva stava aspettando di iniziare il 3° e ultimo ciclo di chemio.
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Donne nella sala d’aspetto di una clinica mennonita “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia” Il dottore che visiterà le pazienti è convinto che il cancro sia un verme che tutti portiamo dentro, il quale inizia a mangiarci se non seguiamo i dettami della Bibbia. In Boliva il cancri uterini e mammari sono diffusissimi perché le donne non si fanno visitare dal medico, principalmente per due motivi: la vergogna di farsi osservare e il fatto che ad osservarle sia una persona diversa dal proprio compagno. Le donne mennonite solitamente partoriscono in media tra i 7 e i 12 figli senza effettuare controlli.
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Carlos (24 anni), appartenente a una comunità indigena locale, è incaricato della fumigazione dei grandi appezzamenti dedicati alla coltivazione della soia. Molti di questi terreni sono di proprietà di imprenditori boliviani. “Carrettera Hardeman, San Julian, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Il mix di agrochimici utilizzati è vietato in Europa dal 2017.Sono alcuni giorni che Carlos non riesce a mangiare e vomita quando beve acqua. Dopo due anni di lavoro con le irrigatrici ha deciso di licenziarsi.Molti degli agrochimici utilizzati contengono agenti altamente cancerogeni, dannosi per le api, le falde acquifere e per la terra.
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Philip Weibe immerso nel suo campo di soia, impegnato a cercare uno dei principali motivi dell’uso di pesticidi, il verme della soia.“Colonia mennonita Steimbach, San Ignacio de Velasco, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.
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Bambini mennoniti si bagnano i piedi in una pozza d’acqua piovana davanti casa. “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.L’acqua piovana da un lato è una risorsa dall’altro senza l’ausilio degli alberi può mettere a repentaglio interi raccolti. Inoltre restando stantia aumenta il proliferare di zanzare portatrici di dengue. Dall’inizio dell’anno più di quaranta persone, in maggioranza bambini, sono morte e più di tredicimila si sono ammalate. La zona più colpita è il dipartimento di Santa Cruz, nell’est, la regione più popolosa ed economicamente forte del paese. Gli ospedali sono al collasso, le autorità organizzano fumigazioni nelle strade, nelle case e nelle scuole, e gruppi di volontari fanno turni di pulizia per eliminare vasi e recipienti inutilizzati, dove si accumula l’acqua in cui si riproduce la zanzara Aedes aegypti, che trasmette il virus.
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Miguel Crespo, all’interno di Probiotec, mostra alcune provette contenenti spore naturali che sopperiscono all’uso di agrochimici nei terreni.“Centro Probiotech, San Luis, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”Probiotec è una impresa creata con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’agricoltura sostenibile con la produzione e la fornitura di prodotti biologici per il controllo e la gestione dei parassiti in agricoltura, attraverso l’utilizzo della biodiversità. Ad esempio un fungo entomopatogeno, Beauveria bassiana, che per mezzo delle sue spore, viene utilizzato per combattere gli insetti quali, cimici, tonchi, piralidi, punteruoli, vermi, coleotteri.In quest’area si produce soia biologica che in alcuni casi è consigliata per malati di leucemia o cancro.
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Bambina mennonita gioca con la marmitta di un trattore presso l’officina del padre.“Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”I figli dei mennoniti crescono esclusivamente con i genitori per imparare da essi il lavoro sul campo.L’inconsapevolezza dei rischi che potrebbero incontrare quotidianamente all’interno di un’officina o con la vicinanza agli agrochimici mette i bambini a rischio di potenziali infermità, in particolare respiratorie.
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Frans (33), Eva (7), la mamma Catarina (28) e la sorellina Anna (4) vanno all’Istituto Oncologico dell’Oriente Boliviano per un controllo dopo la seconda chemio di Eva. “Carrettera Hardeman, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Arrivati all’ospedale, il 14 Febbraio 2023, Eva e la sua famiglia scopriranno che le piastrine sono molto basse, 22 su 150. Eva farà la sua terza chemio e resterà in ospedale fino al 27 Aprile 2023. La mamma Catarina morirà in ospedale il giorno prima, suppostamente per dengue.
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Operaio mennonita lava dei bidoni all’interno di una carpenteria. “Colonia mennonita Swift Current, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.In questa carpenteria lavorano 20 operai mennoniti e si costruisce tutto quello che può essere utile in agricoltura. Pezzi di ricambio per i trattori, profilati per le case, silos per raccogliere le produzioni di mais, grano e soia fino ad arrivare a costruire elementi meccanici specifici per l’agricoltura come accessori per trebbiatrici, appendici per fumigare, ecc..
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Abram Loewen con il figlio Juan attivano un rudimentale pulitore per sementi attraverso l’uso dei cavalli. “Colonia mennonita San Miguel Gruenwald, Conception, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.San Miguel è l’unica colonia mennonita che ancora lavora a mano con il solo ausilio del cavallo, rifiutando ogni altro tipo di tecnologia.Gli equini sono l’unica forza motrice che, grazie ad ingegnose ruote di legno, attiva i vari macchinari; segherie, lavatrici, torni.. L’interesse principale è quello di proteggere i figli dai vizi, per crescerli nel migliore dei modi, come scritto nella Bibbia. Per questo motivo, “le tecnologie” sono limitate e ogni famiglia ha diritto a un massimo di 14 ettari.
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Isaac Peter, nel 2020 tiene tra le mani una tanica di un erbicida per fumigare i campi. “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Nonostante abbia contratto e apparentemente superato un melanoma maligno sulla parte superiore della bocca, Isaac continua ad utilizzare in grossa quantità questi prodotti altamente nocivi per l’ambiente e per l’uomo.L’utilizzo sempre più crescente di agrochimici aumenta la resistenza dei parassiti alle sostanze costringendo gli agricoltori ad incrementarne il loro utilizzo.Inoltre la scarsa conoscenza dello spagnolo non da modo di seguire le linee guida del maneggio di queste sostanze.
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Allevamento di polli intensivo. “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Lo sfruttamento dei polli è l’ultima frontiera in ambito di allevamento intensivo in Bolivia. Oltre a richiedere grandi consumi d’acqua, sfrutta gli animali in maniera esponenziale. Un pollo cresciuto biologicamente ha una crescita di 2kg in 60 giorni mentre in questa maniera l’animale è pronto per la vendita in 30 giorni raggiungendo un peso anche superiore ai 2,5kg. Uno sviluppo troppo rapido che ingrossa a dismisura, ossa, polmoni, cuore e corpo. I polli vengono alimentati con mangimi OGM concepiti per non saziare mai l’animale.
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Iacob Fresen all’ingresso della sua casa. “Colonia San Miguel Gruenwald, Conception, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”Della colonia del cavallo, San Miguel, fanno parte 236 mennoniti provenienti dalle colonie del ferro tra cui Manitoba, Riva Palacios e Charagua.
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Henrique Loewen al lume di candela insieme alle sue figlie osserva la foto di un suo vecchio amico Isaac Peter che è ormai sconfitto dalla malattia. “Colonia mennonita San Miguel Gruenwald, Conception, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Henrique conosce Isaac da quando sono bambini perché della stessa colonia, Riva Palacios. Anche lui ha un melanoma dietro al collo e solo dopo aver visto l’immagine dell’amico decide di andare a Santa Cruz per incontrare un dermatologo. Ha fondato questa colonia (del cavallo) 13 anni fa insieme ad altri mennoniti provenienti da varie colonie perché per loro, all’interno delle precedenti, si stava diffondendo “il vizio”, inteso come alchol, sigarette, coca ma anche avidità. In questa colonia, è proibita l’elettricità, i ricavi delle produzioni di formaggio e latta vengono suddivisi in parte equa tra tutti e i giovani della colonia contribuiscono ad aiutare gli anziani e le persone con disabilità. Nella foto dietro la mano di Henrique, Isaac, conosciuto con un tumore alla bocca nel 2020 e rincontrato nel 2023 nei suoi ultimi giorni, è disteso su un letto, paralizzato sul lato sinistro per via del tumore che si è espanso per tutta la testa.
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Un bambino mennonita gioca all’interno di un magazzino adibito alla distribuzione di agrochimici e mangimi per animali. “Colonia mennonita Manitoba, Tres Cruces, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Il commercio degli agrochimici in questa colonia è distribuito in due enormi capannoni colmi di taniche e sacchi. La diffusione di questi prodotti è guidata dal solo profitto immediato, senza considerare gli effetti negativi a lungo termine. La grande varietà di classi chimiche che va a comporre i pesticidi è causa di alcune malattie che possiamo incontrare nei paesi occidentali:• decessi: Secondo l’Oms, si contano ogni anno oltre 26 milioni di casi di avvelenamento con 258.000 decessi annui a livello mondiale e negli Usa il 45% si registra nei bambini; con una forma di Pandemia Silenziosa, che si esplica in vari danni neuropsichici e comportamentali nell’infanzia, dal deficit di attenzione, all’autismo, fino alla riduzione del quoziente intellettivo;• insorgenza di tumori nel sangue come leucemie, linfomi e mielomi oltre all’aumento del rischio di cancro alla prostata, soprattutto in chi subisce un’esposizione diretta o professionale; manifestarsi di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson e tumori al cervello e agli apparati riproduttivi, nello specifico negli agricoltori e negli operatori del settore primario;• sull’intera popolazione l’aumento di melanomi, associati all’esposizione ai raggi solari, sembra essere amplificato dal contatto con pesticidi.
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Abram Redekop mostra una bibbia proveniente dalla Germania, scritta in Plautdietsch (basso tedesco). “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.
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Isaac Peter disteso sul letto, nei suoi ultimi giorni con i familiari che lo accudiscono. “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Isaac, conosciuto nel 2020 mentre mostrava il melanoma maligno alla bocca, oggi sta per essere sconfitto dalla malattia.Negli ultimi 3 anni il tumore è ricomparso cospargendosi per tutta la testa e paralizzando gli arti del lato sinistro del corpo. Tra le foto del 2020, alcune dove mostrava gli agrochimici utilizzati che contenevano sostanze come l’epossiconazolo proibito in Francia dal 2019 poiché considerato un distruttore endocrino per gli esseri umani e presenta un livello alto di pericolosità per l’uomo e l’ambiente. Secondo l’Oms, un distruttore endocrino è una sostanza, o una miscela di sostanze, che altera le funzioni del sistema ormonale e di conseguenza è dannosa per la salute umana e la riproduzione, anche a livelli di esposizione molto bassi. I composti sospetti sono stati collegati a una funzione riproduttiva alterata nei maschi e nelle femmine, a un aumento dell’incidenza di cancro al seno, a disturbi del sistema nervoso e immunitario, a una crescita anormale e a uno sviluppo stentato nei bambini.
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Pedro Acobo (26) con i figli Sara (6 anni) e Jacob (4 anni). “Colonia mennonita Riva Palacios, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Riva Palacios, oggi è la più antica colonia mennonita esistente in Bolivia. Sorta nel 1967 da coloni provenienti da Messico e Paraguay, è una delle più popolose ma anche quella dove i terreni, col passare degli anni, si sono resi improduttivi per l’utilizzo sempre più intensivo di agrochimici. Per questo Pedro sta cercando soluzioni lavorative nuove e ha deciso d’investire le sue risorse sulla creazione e modellazione del marmo per creare dei top da cucina. Di nascosto dai capi religiosi della sua colonia, ha montato alcuni pannelli solari, vietati a differenza dei generatori diesel, per alimentare alcuni macchinari. Gli obispi (vescovi) insieme ai ministri vogliono proteggere la cultura radicale occultando e proibendo le nuove scoperte tecnologiche, anche se queste potrebbero apportare un miglioramento qualitativo delle condizioni di vita. L’obispo di Riva Palacios, Juan Buller, è stato l’unico mennonita a non volermi più incontrare a seguito della mia prima visita.
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Una carcassa di un bovino in un terreno destinato al pascolo. “Carrettera Hardeman – Colonia Pirai, Chiquitania, dipartimento di Santa Cruz de la Sierra, Bolivia”.Dal 2019, sotto la presidenza di Evo Morales, è avvenuto l’ampliamento di produzione di carne bovina per l’esportazione in Cina. Ad ottobre 2020 la quantità arrivata in oriente supera le 12.000 tonnellate, quasi tre volte quelle del 2019. Questo accordo aumenta ancora di più la richiesta di terra. Alla fine del 2019 saranno 5.700.000 gli ettari andati in fumo, in termini di estensione come l’intero Costa Rica. La Bolivia, è il terzo paese al mondo per perdita di bosco nel 2020 e nel 2021 dopo Brasile e Congo e tra i primi dieci nel 2022.Le multinazionali localizzano le cosiddette «industrie sporche», cioè ad alto consumo energetico o ad alto rischio per l’ecologia e la salute dei lavoratori, in paesi arretrati, compiacenti o carenti in materia di legislazione ambientale. Le fasi produttive risultano talmente frazionate che nessuno dei paesi in cui queste vengono eseguite acquista un sapere tecnologico – il cosiddetto know-how – di un qualche rilievo. L’utile ricavato non viene reinvestito per creare ricchezza locale. Al contrario, le società tendono a conservare questi paesi nell’arretratezza, sottoponendoli a vincoli di dipendenza economica e, spesso anche politica.I mennoniti boliviani producono 1/3 del PIL nazionale riguardante la soia e sono presenti anche in Brasile e Congo.
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